domenica 30 luglio 2017

per Cesena: ATR un grande scatolone svuotato

A Cesena rimane un’ATR che è solo un grande scatolone svuotato 
e di cui i cittadini cesenati dovranno pagare per mantenerlo! 

Amministrare significa sicuramente compiere delle scelte! E questa amministrazione che si vanta delle tante scelte compiute, gran parte davvero sbagliate, su ATR Soc. cons. a r.l. ha deciso di fare una NON SCELTA! Il problema è che Cesena su ATR si trova praticamente con “il cerino in mano”, rischiando di bruciarsi e farsi male!
I fatti sono molto chiari! ATR ha subito una prima scissione per cui dal 1° marzo di quest’anno un ramo di questa società, quello relativo al Trasporto Pubblico Locale (TPL), è stato trasferito alla nuova agenzia di ambito romagnolo società Agenzia di Mobilità Romagnola - A.M.R. s.r.l. Consortile, che per le tre provincie, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna gestirà il trasporto locale su gomma e quindi il rapporto con il gestore START Romagna Spa (affidamento ormai scaduto da tempo).
Nel prossimo consiglio comunale fissato per giovedì 27 luglio viene proposta una delibera in cui si prospetta per ATR una seconda scissione, nella quale saranno liquidate le quote relative alla Provincia e quelle relative all’ambito forlivese, cioè Provincia e tutto il forlivese esce da ATR!
Con questa decisione si verifica che il “grande scatolone” di ATR, svuotato di tutto, rimarrà praticamente solo del comune di Cesena. Il capitale sociale di ATR passerà da €. 2.400.819,00 a €. 1.103239,75 e il Comune di Cesena passerà da una partecipazione societaria del 24,897% al 72,1568%!
Tutto questo mantenendo l’attuale struttura di ATR! Rimarranno in capo alla società tutti i costi diretti ed indiretti che aveva prima di questa seconda scissione. Si ricorda che solo poche unità di personale (circa una decina) sono state trasferite, con la prima scissione di ATR, alla Agenzia di Mobilità Romagnola e quindi, ad esempio, rimarrà su ATR tutto il costo del personale che in un ipotetico bilancio previsionale aumenterà di circa il 4% sul valore della produzione che sarà inevitabilmente e notevolmente ridotto!
Dopo questa seconda scissione ad ATR, praticamente solo del Comune di Cesena, rimarrà da gestirà le paline e le pensiline del TPL, alcune convenzioni per il trasporto scolastico di qualche Comune del comprensorio cesenate e  la sosta!
È davvero paradossale, inutile ed assurdo, il tentativo fatto nella delibera proposta al Consiglio Comunale di giustificare l’opportunità di mantenere operativa questa società partecipata, affidando le motivazioni economiche a dei valori di rating costruiti su un ipotetico bilancio previsionale 2018 che di reale ha davvero poco!
Occorre denunciare che questa “non scelta”  di dismettere ATR, dopo la costituzione dell’agenzia di mobilità romagnola, porterà Cesena ad avere una società partecipata mantenuta, nella sua gigantesca struttura, per gestire praticamente niente; il costo di tutto questo ancora una volta cadrà sulle spalle dei cesenati! La proposta alternativa è molto semplice, in quanto il Comune di Cesena può benissimo gestire in proprio le “paline” e le “pensiline” ed anche la sosta; inoltre può affidare la gestione di quelle poche convenzioni per il trasporto scolastico alle relative Unioni dei Comuni.
A questo punto poi è ridicolo che dopo questa “non scelta” di dismettere ATR il Partito Democratico venga, proprio nel prossimo Consiglio Comunale, a proporre una mozione in cui chiede la razionalizzazione delle partecipate del Comune. Forse sarebbe meglio che il PD dialogasse e si confrontasse con questo sindaco e questa giunta che continua ad appoggiare e sostenere! Ma a quanto pare l’isolamento di questa amministrazione è ormai totale.

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