A Cesena rimane un’ATR che è solo un grande scatolone
svuotato
e di cui i cittadini cesenati dovranno pagare
per mantenerlo!
Amministrare significa
sicuramente compiere delle scelte! E questa amministrazione che si vanta delle
tante scelte compiute, gran parte davvero sbagliate, su ATR Soc. cons. a r.l.
ha deciso di fare una NON SCELTA!
Il problema è che Cesena su ATR si trova praticamente con “il cerino in mano”, rischiando di bruciarsi e farsi male!
I fatti sono molto chiari! ATR ha
subito una prima scissione per cui dal 1° marzo di quest’anno un ramo di questa
società, quello relativo al Trasporto Pubblico Locale (TPL), è stato trasferito
alla nuova agenzia di ambito romagnolo società Agenzia di Mobilità Romagnola - A.M.R. s.r.l. Consortile, che per
le tre provincie, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna gestirà il trasporto locale su
gomma e quindi il rapporto con il gestore START Romagna Spa (affidamento ormai
scaduto da tempo).
Nel prossimo consiglio comunale fissato
per giovedì 27 luglio viene proposta una delibera in cui si prospetta per ATR
una seconda scissione, nella quale saranno liquidate le quote relative alla
Provincia e quelle relative all’ambito forlivese, cioè Provincia e tutto il
forlivese esce da ATR!
Con questa decisione si verifica
che il “grande scatolone” di ATR, svuotato
di tutto, rimarrà praticamente solo del comune di Cesena. Il capitale sociale
di ATR passerà da €. 2.400.819,00 a €. 1.103239,75 e il Comune di Cesena passerà
da una partecipazione societaria del 24,897% al 72,1568%!
Tutto questo mantenendo l’attuale
struttura di ATR! Rimarranno in capo alla società tutti i costi diretti ed indiretti
che aveva prima di questa seconda scissione. Si ricorda che solo poche unità di
personale (circa una decina) sono state trasferite, con la prima scissione di
ATR, alla Agenzia di Mobilità Romagnola e quindi, ad esempio, rimarrà su ATR
tutto il costo del personale che in un ipotetico bilancio previsionale
aumenterà di circa il 4% sul valore della produzione che sarà inevitabilmente e
notevolmente ridotto!
Dopo questa seconda scissione ad
ATR, praticamente solo del Comune di Cesena, rimarrà da gestirà le paline e le
pensiline del TPL, alcune convenzioni per il trasporto scolastico di qualche Comune
del comprensorio cesenate e la sosta!
È davvero paradossale, inutile ed
assurdo, il tentativo fatto nella delibera proposta al Consiglio Comunale di
giustificare l’opportunità di mantenere operativa questa società partecipata,
affidando le motivazioni economiche a dei valori di rating costruiti su un
ipotetico bilancio previsionale 2018 che di reale ha davvero poco!
Occorre denunciare che questa
“non scelta” di dismettere ATR, dopo la
costituzione dell’agenzia di mobilità romagnola, porterà Cesena ad avere una
società partecipata mantenuta, nella sua gigantesca struttura, per gestire
praticamente niente; il costo di tutto questo ancora una volta cadrà sulle
spalle dei cesenati! La proposta alternativa è molto semplice, in quanto il
Comune di Cesena può benissimo gestire in proprio le “paline” e le “pensiline”
ed anche la sosta; inoltre può affidare la gestione di quelle poche convenzioni
per il trasporto scolastico alle relative Unioni dei Comuni.
A questo punto poi è ridicolo che
dopo questa “non scelta” di dismettere ATR il Partito Democratico venga, proprio
nel prossimo Consiglio Comunale, a proporre una mozione in cui chiede la
razionalizzazione delle partecipate del Comune. Forse sarebbe meglio che il PD
dialogasse e si confrontasse con questo sindaco e questa giunta che continua ad
appoggiare e sostenere! Ma a quanto pare l’isolamento di questa amministrazione
è ormai totale.
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